Giornata Mondiale dell'Ammalato
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XXXIII GIORNATA MONDIALE DELL'AMMALATO
«Sono espressioni consolanti» quelle di san Paolo ricorda papa Francesco «che però possono suscitare, specialmente in chi soffre, alcune domande. Ad esempio: come rimanere forti, quando siamo toccati nella carne da malattie gravi, invalidanti, che magari richiedono cure i cui costi sono al di là delle nostre possibilità? Come farlo quando, oltre alla nostra sofferenza, vediamo quella di chi ci vuole bene e, pur standoci vicino, si sente impotente ad aiutarci? In tutte queste circostanze sentiamo il bisogno di un sostegno più grande di noi: ci serve l’aiuto di Dio, della sua grazia, della sua Provvidenza, di quella forza che è dono del suo Spirito (cfr Catechismo della Chiesa Cattolica, 1808)».
Per rispondere a questi interrogativi papa Francesco invita a riflettere sulla presenza di Dio vicino a chi soffre, sottolineando tre aspetti di questa vicinanza: l’incontro, il dono, la condivisione